Di seguito una lista di “mantra” che occorre ripassare giorno dopo giorno mentre si percorre la Via.
1 – Avere un corpo rilassato, tonico e disteso.
2 – Apprendere e tenere una precisa postura del corpo:
- corretto sostegno dei piedi da fermi e in movimento, utilizzando l’appoggio sulla radice dell’alluce muovendosi poggiando l’avampiede per primo(ashi-no-itten, la “sfera sotto la radice dell’alluce”);
- ginocchia flesse;
- bacino basso e stabile (fissare il ka tanden);
- colonna diritta e flessibile;
- mento indietro e nuca “stirata” verso l’alto;
- petto aperto;
- corretta condizione delle mani (tegatana, te- no- uchi);
- sguardo esatto: fissare un punto (metsuke).
3 – Fare ho-soku (rilassare le spalle, chiudere l’ano/mula bhanda , mettere forza nel tanden inferiore/hara, fermare il respiro/kumbhaka)
4 – Muoversi senza soluzione di continuità (ki-no-nagare-no-renma).
5 – Distendere la propria energia (nobi, ayama, kokyu).
6 – Essere i “padroni” (non i “sottoposti”), stare al centro dell’azione. Come tori, muoversi verso uke, prendere l’iniziativa (eseguire le tecniche in sen no sen).
7 – Come uke, unirsi a tori, seguendo i suoi movimenti. Si tratta, in altri termini, di abbandonare il proprio ego.
8- Curare la corretta posizione di han-mi.
9 – Non avere “suki”, punti deboli, aperture (sia fisiche che mentali).
10 – Non lamentarsi, non criticare, non parlare male, non fare comparazioni tra i praticanti.
11 – Aumentare la propria energia vitale, Ki.
12 – Controllare i 5 sensi (pratihara).
13 – Immaginare le linee del movimento, visualizzare le tecniche (dharana).
14 – Avere cura del proprio “giardino personale”, del “dojo interiore” (Kekkai, shimabanda).
15 – Sviluppare il Vuoto mentale (anjodaza, dhyana, zen, aiki).
16 – Radicarsi nel proprio Vero Io sviluppando un sentimento di unione con gli altri e con il Tutto (Universo), creando un Sé che non si contrappone (tenere una condizione assoluta, unirsi ad uke). Unirsi all’Universo (samadhi, satori) .